Pochi anni fa usciva “Scappa – Get Out” uno degli horror più avvincenti degli ultimi anni: queste sono dieci curiosità sulla pellicola.
Se volete avvicinarvi alla notte di Halloween dopo aver fatto il carico di film da incubo, non potete fare a meno di sintonizzarvi su Italia 1 mercoledì in seconda serata. Alle 23:30 sulla rete Mediaset verrà trasmesso l’horror di Jordan Peele intitolato “Scappa – Get Out“, pellicola del 2017 che ha anche sancito l’esordio dietro la macchina da presa da parte del talentuoso regista americano.
Buona la prima come si dice in questi casi da parte di Peele che ha regalato un horror senza dubbio degno di nota. Specialmente in un periodo non particolarmente florido per il genere che grazie a questo prodotto è riuscito a risollevare le proprie sorti. Non a caso “Scappa – Get Out” si è aggiudicato anche l’Oscar come migliore sceneggiatura originale.
Non solo regia per Peele che si è anche occupato della sceneggiatura. Insomma, se non avete già visto questo film farete meglio a recuperare. Se invece avete già avuto modo di vederlo, il consiglio è quello di dargli una seconda occhiata per cercare di scoprire cose che alla prima visione non siete riusciti a carpire. Sicuramente dopo aver scoperto alcune curiosità sul film non potrete fare a meno di sentire una certa voglia di posizionarvi già davanti allo schermo.
“Scappa – Get Out” è già un clut: 10 curiosità sul film
A questo punto non rimane che andare a scoprire 10 curiosità su “Scappa – Get Out“, alcune potrebbero letteralmente lasciarvi a bocca aperta.
- TEMPI DA RECORD
Contrariamente a quanto succede nel mondo del cinema, almeno il più delle volte, il film è stato girato in un totale di 28 giorni. Nemmeno un mese di riprese per il film campione d’incassi che è stato interamente realizzato in Alabama, più precisamente a Fairhope. - ISPIRAZIONE DEL PASSATO
Per stessa ammissione da parte del regista, il film ha ricevuto una profonda ispirazione dalla pellicola del 1968 “La notte dei morti viventi“. Altro cult importantissimo per la storia del cinema che come il film in questione vede protagonista un personaggio afroamericano. - IL PROTAGONISTA ERA UN ALTRO
Il protagonista nel film si chiama Chris Washington ed è stato interpretato da Daniel Kuluuya. Inizialmente, però, quel ruolo doveva venir affidato a niente meno che Eddie Murphy. Solo che alla fine è stato giudicato troppo in là con gli anni e sono state fatte altre scelte. - SUCCESSO AL BOTTEGHINO
Talmente grande è stato il successo il film che si è parlato molto di un sequel, ma alla fine a smentire tale possibilità è stato proprio il regista. L’unico “Scappa – Get Out” rimarrà perciò il primo, quello che ha incassato 214 milioni di dollari in tutto il mondo al fronte dei 4,5 spesi per realizzarlo. - BUONA LA PRIMA
Come già accennato in precedenza, questo film ha sancito l’esordio del regista ma non solo. Debutto con i fiocchi in pellicole d’eccezione anche per la protagonista femminile Allison Williams, alias Rose Armitage.
- IL LUOGO SOMMERSO
Nel film si fa spesso riferimento a quest’espressione, la stessa che cela dietro di sé un particolare significato. Peele ha ammesso che la frase “luogo sommerso” rappresenta l’emarginazione, non importa quanto potrà sforzarsi un individuo sarà sempre la società a dettare le regole. - REGISTA IMITATORE
Particolare stupore da parte del cast del film che si è confrontato con un modo di lavorare abbastanza stravagante da parte di Peele. Pare infatti che il regista, mentre indicava ai suoi come svolgere la scena, facesse spesso imitazioni di personaggi di colore famosi come Barack Obama o Forest Whitaker. - COLONNA SONORA D’ECCEZIONE
Scelta sicuramente controcorrente da parte della produzione che ha deciso di affidarsi a Sikiliza Kwa Wahenga come traccia principale del film. Un brano interamente realizzato in Swahili eccezione fatta per la parola “brother“, riportata così com’è in inglese. - GARANZIA IN QUEL RUOLO
All’interno del cast è presente anche Stephen Root nei panni di Jim Houdson, personaggio non vedente. Root è stato scelto appositamente per questa parte perché aveva già dato grande prova di sé da cieco del film “Fratello, dove sei?”. - I TEMPI NON CAMBIANO
Molti credevano che il film avrebbe avuto poco successo poiché scritto nel periodo di Barack Obama presidente, momento dove il razzismo sembrava essere passato in secondo piano. Invece i fatti successivi alle riprese, come la nascita del movimento Black Lives Matter, hanno dato ancora più forza alla pellicola in questione.