Non è più un mistero la decisione di Quentin Tarantino di dire addio alla regia. Un suo caro amico e collega commenta la scelta.
Quentin Tarantino ha dato moltissimo al mondo del cinema. Il suo stile di regia ha fatto scuola per tanti, ma il suo percorso sembra essere arrivato al termine. Un importante e altrettanto geniale regista commenta la decisione di Tarantino di lasciare la regia.
La decisione di Tarantino di smettere con la regia dopo il suo 10° film è ormai di dominio pubblico. Un regista e un personaggio che dal 1992, quando diresse Le Iene (Reservoir Dogs) ha segnato l’immaginario collettivo.
Quentin Tarantino non è diventato noto al grande pubblico e agli appassionati di cinema solo per lo stile della sua regia e per il particolare utilizzo dei dialoghi, ma anche per il suo modo di porsi sia rispetto al cinema e al pubblico. Quel suo atteggiamento sfrontato, irascibile e aggressivo lo ha reso una figura iconica della cultura pop contemporanea.
Il suo percorso come regista pare terminerà presto. Con 9 film all’attivo tra il 1992 e il 2019, Quentin Tarantino ha affermato a più riprese che il decimo sarà il suo ultimo film. Dopo di ché ha intenzione di ritirarsi, magari continuando a scrivere o a produrre. Questa scelta ha sorpreso molti suoi fan così come molti addetti ai lavori, che hanno commentato a più riprese la decisione di Tarantino, compreso il collega e regista Martin Scorsese.
Le parole di Scorsese sull’addio di Tarantino
Scorsese conosce personalmente Tarantino, i due potrebbero anche essere definiti amici. Quando gli hanno chiesto un commento sull’addio del collega, Scorsese ha risposto così: “[Tarantino] è uno scrittore. È una cosa diversa. Mi vengono in mente delle storie. Vengo attratto dalle storie attraverso altre persone. Tutti mezzi diversi, modi diversi. Quindi penso che sia un processo diverso. Rispetto gli scrittori e vorrei poterlo fare. Vorrei poter stare in una stanza e creare questi romanzi, non film, romanzi.”
Secondo Scorsese la differenza fondamentale tra lui e Tarantino è proprio questa. Scorsese si definisce “ancora curioso“, capace di ascoltare e farsi incuriosire dalle storie degli altri. Al contrario Tarantino è capace di creare una storia dal nulla.
Martin Scorsese ritiene Tarantino prima di tutto un autore di storie, mentre considera sé stesso uno in grado di metterle in scena e di raccontarle in maniera efficace. Per questa ragione pensa, come altri del settore, che una volta rinunciato alla regia, Quentin Tarantino non lascerà completamente il mondo del cinema o dello storytelling. Il grande regista potrebbe ritagliarsi un posto come sceneggiatore o revisore, oppure reinventarsi come romanziere.
