La passione di Carlo Verdone per i farmaci è nota ma quale medicinale porterebbe su un’isola deserta? La risposta è virale
È ormai diventato il farmacista di tutti i suoi amici, lo chiamano anche nel cuore della notte per risolvere problemi e disturbi, lui fa quel che può. Parliamo di Carlo che sin da ragazzo si è appassionato a questo campo, come dimostrato dalle tante citazioni disseminate in tutta la sua cinematografia.
Dal medico clinico Raniero Cotti Borroni a Bernardo di Maledetto il giorno che t’ho incontrato – con al fianco Camilla interpretata da Margherita Buy che soffre della stessa ‘dipendenza’ – sono numerosi i personaggi creati dal celebre attore romano che nelle proprie vite fanno uso di farmaci. Il regista si è sempre dichiarato un appassionato.
Già nel 2019 ha ricevuto una particolare menzione d’onore ma la risposta che ha dato durante l’intervista a La Conferenza Stampa in onda su RaiDue ha fatto il giro del web: un ragazzo lo mette alle strette con una domanda da un milione di euro e lui non batte ciglio.
Non è un ipocondriaco, questo no. Anche se alcuni dei personaggi che ha ritratto possono far pensare di aver qualcosa a che fare con Verdone uomo, non è proprio così. Per lui quella della medicina e della farmacologia è solamente una passione. La mamma ne soffriva un po’, ha raccontato a più riprese, e forse da lì è nato tutto.
E poi i tanti medicinali presenti in casa, sia di lei che dello zio. Oltre alle figure di spicco dell’ambiente che andavano a far visita al papà Mario, illustre professore universitario di Storia e critica del cinema, come il professor Valdoni o il professor Stefanini. Nel 2019 l’Ordine dei farmacisti del Lazio lo nomina farmacista ad honorem, a conferma di quanto sia nota questa sua piccola mania.
Diventa virale la risposta esilarante data a un ragazzo che durante il programma di RaiDue La Conferenza Stampa, gli ha chiesto: “Quali principi attivi porterebbe su un’isola deserta tra ibuprofene, prednisone e paracetamolo? E perché?”. Alle corde, Verdone riflette e poi risponde sicuro: “Su un’isola deserta dell’ibuprofene non me ne faccio nulla. Mi può capitare un pizzico (una puntura, ndr) che mi potrebbe causare allergia, allora preferisco il cortisone”.
Sulla stessa linea ha continuato, suscitando ilarità nei giovani spettatori presenti: “Ci sono piante che non conosco, insetti che non conosco e se mi si gonfia un braccio meglio avere quello. Il cortisone è un salvavita, l’ibuprofene no, è solo un antidolorifico”. Infine la battuta che strappa un’ultima risata: “Però lascerei perdere il prednisone meglio un cortisone moderno come il deflazecort”.
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