Diversi settori lavorativi saranno rivoluzionati a causa dell’Intelligenza Artificiale. Anche gli attori sono preoccupati per il loro futuro.
L’Intelligenza Artificiale si è fatta conoscere in tutta la sua potenza negli ultimi mesi, da quando sono stati rilasciati strumenti in grado di creare testi e immagini molto simili a quelli degli esseri umani. Con le sue capacità quasi miracolose di simulare il pensiero umano, l’IA ha trovato applicazione in settori che vanno dalla medicina all’ingegneria, dalla finanza all’arte. E se alcuni accolgono questa nuova tecnologia con entusiasmo, molti altri ne sono piuttosto spaventati.
Diversi analisti già prevedono grossi guai per il futuro di molti lavoratori. Se continuerà ad evolversi in questo modo, l’Intelligenza Artificiale potrebbe andare ad occupare interi settori lavorativi, causando il licenziamento di milioni di persone. E se per ora ad essere preoccupati sono principalmente i lavoratori degli uffici, che vedono con i propri occhi come ChatGPT sia in grado di svolgere perfettamente il loro lavoro, c’è anche un’altra categoria che, inaspettatamente, si trova a fare i conti con i pericoli dell’IA: quella degli attori. Uno dei più celebri ha recentemente condiviso le sue preoccupazioni.
Tom Hanks, uno degli attori più amati della sua generazione, si è recentemente schierato contro l’uso irresponsabile dell’Intelligenza Artificiale. E lo ha fatto perché si è ritrovato coinvolto in prima persona in una curiosa controversia. Nelle ultime settimane la voce e l’immagine il protagonista di “Forrest Gump” sono state utilizzate in uno spot pubblicitario di un’assicurazione dentale senza il suo consenso, generando un dibattito sui social media.
Il pericolo degli ‘deepfakes’, video o audio manipolati con l’IA che possono far apparire persone in situazioni mai accadute, è ormai ben noto. “Fate attenzione! C’è un video che promuove un piano dentale con una mia versione IA. Non c’entro nulla con quello“, ha scritto Tom Hanks sul suo profilo Instagram ufficiale, allegando uno screenshot della pubblicità che mostra l’inganno con la sua immagine.
“Domani potrei essere investito da un autobus, ma le performance in cui appaio potrebbero continuare con l’IA o i ‘deepfakes’. Non ci sarà nulla che vi dica che non sono io“, ha detto alcuni mesi fa in un altro dibattito sull’argomento. Hanks ci tiene però a sottolineare di non essere totalmente contro l’idea che questa tecnologia potesse continuare e progredire. Servono però una regolamentazione ben precisa: “Il mio volto e la mia voce, e quelli di tutti gli altri, devono essere una nostra proprietà intellettuale“, ha concluso Hanks.
Se da un lato è affascinante pensare che la tecnologia possa preservare l’arte e il talento degli individui per le generazioni future, dall’altro si pone la questione morale di chi avrà il diritto di controllare e monetizzare queste “riproduzioni” digitali. Hanks ha sottolineato che volto e voce di ogni individuo dovrebbero essere considerati come proprietà intellettuale, suggerendo la necessità di un riconoscimento legale della sovranità individuale sull’immagine digitale.
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