Uno dei problemi più riscontrati in montagna è la stanchezza. Alcuni esperti spiegano come controllare il fiato per non ritrovarsi esausti.
La montagna è il luogo perfetto per sfidare se stessi e per superare i limiti, oppure per praticare trekking circondati da un paesaggio mozzafiato. Ma chi sono stati i primi uomini a sfidare i pericoli della montagna? Secondo molti storici i primi alpinisti sono stati addirittura i Neanderthal. Infatti, loro avevano delle caratteristiche che gli permettevano di sopportare le basse temperature e, soprattutto, di camminare a lungo con meno sacrifici.
Uno dei segreti dei Neanderthal erano le gambe corte: riuscivano a camminare meglio in pendenza e percepivano di meno il freddo. Oggi, invece, gli attuali esseri umani quando si recano sulle alte quote incominciano a sentire la stanchezza. Ecco quali potrebbero essere le tecniche per migliorare questa situazione.
Come controllare il fiato
Molto spesso si vedono persone che riescono a camminare velocemente in alta montagna, altre invece che avvertono prima l’affanno e la stanchezza. Chiaramente, tutto dipende dall’allenamento e dalla preparazione: per un trekking corretto bisogna curare la tecnica, l’abbigliamento, la mente e il fisico. Coloro che appaiono disinvolti in alta quota hanno effettuato un buon allenamento fisico, che gli permette di sopportare la fatica, e in più possiedono un’alta capacità polmonare.
Inoltre, l’allenamento serve anche a far adattare l’organismo all’ambiente, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la resistenza. In altre parole, un buon addestramento è utile per l’apparato respiratorio, l’apparato cardiocircolatorio e il sistema muscolare. Quindi, per quale motivo bisogna essere veloci in montagna? Come scritto in precedenza la velocità arriva dall’allenamento costante. Tuttavia, è molto utile muoversi velocemente per tantissimi motivi, alcuni dei quali sono l’arrivo di un temporale, il sopraggiungere del buio, un improvviso incidente ad un collega o una discesa rapida dalla montagna per vari motivi.
Per quanto riguarda i consigli per effettuare un trekking di più giorni, alcuni esperti hanno affermato che il segreto per avere un rendimento migliore è curare la frequenza degli allenamenti, piuttosto che la durata. Tutto questo aiuta l’organismo ad abituarsi a giorni di sforzi. In più bisogna accrescere la capacità polmonare, per poter avere più ossigeno a disposizione nei momenti più duri della salita. Un altro consiglio è quello di rafforzare i muscoli, anche con esercizi a corpo libero. Inoltre, è sempre utile inserire lo stretching prima e dopo l’allenamento. Tuttavia, esiste anche un altro metodo per imparare a respirare correttamente, ed è la pratica dello Yoga.