Provare ansia, soprattutto quando si vive una situazione importante e si ha timore di sbagliare, è comune. Riuscire a farla passare non è così impossibile.
La società di oggi ci spinge a non accontentarci mai e a puntare a obiettivi sempre più importanti per paura di non essere all’altezza e di andare incontro a giudizi negativi.
Un eventuale insuccesso può però portare a subire una delusione particolarmente forte, che non tutti riescono a gestire nel modo migliore ed è proprio perché si teme di sbagliare che già prima di un esame o un colloquio di lavoro importante si inizia a provare ansia.
Una sensazione come questa è più comune di quanto si possa pensare e coinvolge persone di tutte le età, anche chi deve affrontare un discorso importante con chi ama e si teme di non saperlo fare nel modo migliore. A volte questo stato d’animo dimostra interesse verso qualcosa, ma non deve essere sottovalutato se inizia a essere frequente e porta anche sintomi collaterali.
L’ansia è ormai sempre più diffusa
Ammettere di provare ansia in diverse situazioni della propria vita può essere difficile, soprattutto perchè si teme per questo di essere considerati deboli. In realtà, si tratta di una sensazione che vivono tantissime persone, spesso anche pià volte al giorno, al punto tale da condizionare molte delle loro azioni.
In genere ce ne sono di due tipi differenti. L‘ansia normale è quella che si riscontra quando nasce in seguito a uno stimolo esterno, che si teme di non riuscire ad affrontare. L’ansia patologica, invece, è quella più difficile da combattere e nasce quando si prova una sensazione di incertezza verso il futuro.
L’ansia patologica non sempre tra origine a causa di una reale preoccupazione, ma anzi diventa una sorta di meccanismo di difesa quando si sa di dover affrontare una prova difficile, che si teme di non riuscire a sostenere. Questa può essere accompagnata dai sintomi che molti provano quando vivono un momento di tensione, quali nausea, mal di stomaco, inappetenza, mal di testa e tachicardia. Nei casi più gravi può arrivare a compromettere anche la qualità del sonno.
Risolvere è possibile
Sottovalutare l’ansia quando questa diventa ormai sempre più frequente al punto da diventare patologica sarebbe un errore. Non riuscire a domrmire rappresenta già di per sé un campanello d’allarme perché porta a svegliarsi già stanchi e a non essere produttivi nel corso della giornata.
In questi casi molti decidono così di seguire un percorso di psicoterapia, volto a cercare di individuare quali siano le cause del disagio. Chi vive spesso questa sensazione sa quanto ci si possa sentire male, al punto tale da trasformarsi in un vero e proprio attacco di panico, che può spaventare quando sopraggiunge. Molte persone arrivano così a chiudere in se stesse e a ridurre il minimo i contatti con gli altri temendo di non saper gestire al meglio questi momenti, ma soprattutto di essere giudicati negativamente.
Cercare di stare meglio non è però così impossibile. Come sostengono spesso gli psicologici, non si deve rifiutare l’ansia, in modo tale da avere piena coscienza dei motivi che l’hanno generata. Chi l’ha vissuta in prima persona teme spesso che questo possa questa possa durare per sempre, ma in realtà non è così e non lo si deve pensare.
A quel punto è importante fare respiri profondi e provare a rilassarsi, per quanto difficile possa sembrare. Particolarmente utile può essere la meditazione, che aiuta a guardare dentro di sé e a trovare nuove motivazioni per andare avanti.