Finalmente la psicologia ci aiuta a far un po’ di chiarezza sulla correlazione tra soldi, felicità ed autostima. Cosa è emerso?
Il detto che tutti conosciamo “I soldi non fanno la felicità“ è molto dibattuto. Spesso a pronunciarlo con maggior convinzione sono le persone che non hanno problemi economici di sorta. Anzi, chi ha fama, denaro e successo come gli attori o i cantanti, sono pronti a dire che in alcuni casi rinuncerebbero ad un po’ della loro fortuna monetaria in cambio di una vita più tranquilla e realmente felice.
Discorso che fa alzare un sopracciglio in segno di disappunto alla maggior parte delle persone comuni che, invece, lottano per arrivare alla fine del mese, per pagare le bollette e per cercare di avere qualche risparmio che gli permetta di godersi anche un po’ la vita. Il dilemma quindi se i soldi possono veramente aiutare ad aumentare felicità ed autostima nelle persone rimane, il contesto sociale gioca una buona componente. Ma la psicologia cosa dice in merito?
Cosa c’è di vero nel detto “I soldi non fanno la felicità”?
A cercare di sbrogliare e trovare il bandolo della matassa sull’annosa questione de “I soldi fanno la felicità” la psicologia ha cercato di fare delle analisi le più oggettive possibili. In primis si è cercato di analizzare il rapporto tra il reddito e la propria autostima ed è emerso che c’è un rapporto reciproco. Da una parte chi ha più autostima di sé è propenso a mandare curriculum e a cercare lavori anche meglio retribuiti. Allo stesso modo, avere uno stipendio elevato, fa aumentare la fiducia in se stessi probabilmente per via di un miglioramento dello status sociale o di una senso di realizzazione.
Ma resta il dubbio: avere più soldi rende più felici? Su questo punto non vi è una risposta certa. Dipende tutto da come viviamo noi, da come ci percepiamo normalmente e da come spenderemmo il denaro. Allo stesso modo è stato quasi comprovato che uno stipendio di 100mila dollari l’anno rende effettivamente più felici, ma solo per un breve tempo. Dopo avviene quella che è stata definita come stabilizzazione per qui, guadagnare più di quello non crea alcun tipo di mutamente psicologico interiore.
Questo sembra quindi suggerire che avere sufficienti fondi per soddisfare i propri desideri rende effettivamente felici, ma essere ricchi a livelli esponenziali non è assolutamente sinonimo di felicità. Soprattutto se quella ricchezza è “di famiglia” e non si conosce cosa vuole dire non avere ciò che si desidera.