Mentre i fan scalpitano per l’uscita del secondo capitolo di Joker, il regista Todd Philips parla delle citazioni inserite nel primo film
Il film ha diviso gli appassionati nel 2019, c’è chi lo ha amato e chi lo ha odiato. È innegabile però che l’intreccio di Joker è d’impatto. Joaquin Phoenix ha vinto l’Oscar per la sua interpretazione nella pellicola che è stata nominata anche per la categoria Miglior Film. Nel 2020 però fu Parasite di Bong Joon-ho a fare incetta di premi se ben ricordate.
Todd Philips ha dato il meglio di sé soprattutto considerando i film per i quali era conosciuto. Era lui dietro la macchina da presa della saga Una notte da leoni che pur essendo riuscitissima non è sicuramente dello stesso tono. In un’intervista che ha mandato in tilt gruppi social e forum dedicati, ha spiegato di aver inserito dettagli non proprio casuali.
Sono gli Easter egg, così vengono chiamati in gergo: sono citazioni intenzionali e rimandi ad altre opere – ben nascosti, chiaramente. In realtà, il regista ha ribadito che non ama questo tipo di operazioni e che quindi in Joker ha pensato bene di evitare. Tuttavia, ha ammesso l’esistenza di una scena che omaggia in qualche modo Batman.
L’Easter egg di Batman in Joker, l’avevate trovato?
È stato lo stesso Joaquin Phoenix a ipotizzare che molti spettatori abbiano inconsciamente visto delle citazioni dove in realtà non c’erano, un po’ come i complottisti che trovavano indizi sulla morte di Paul McCartney nelle canzoni dei Beatles. Ad esempio nella scena in cui Arthur Fleck è seduto al tavolo mentre si sta conciando la faccia a mo’ di clown il riflesso delle luci nello specchio del camerino, con molta fantasia, riprenderebbe la silhouette di Batman.
Brutte notizie: Todd Philips ha smentito categoricamente. Anzi ha dichiarato di non aver voluto inserire nulla del genere per non togliere peso alla storia raccontata. Ai microfoni di Collider ha detto: “Non amo gli Easter egg, i fan si sbagliano se dicono di averli trovati perché non ci sono”. L’unica possibilità, come spiega Phoenix, è che altri reparti che hanno lavorato sul film possano aver inserito qualcosa di proposito: “Mi farebbe impazzire se fosse così”.
Una citazione c’è, però. Arthur Fleck si reca a Villa Wayne vede il piccolo Burce Wayne calarsi da un palo di una casa sull’albero. Ebbene lo stesso palo era presente nel celebre sceneggiato TV degli anni ’60 dedicato al supereroe DC. “Quella effettivamente è stata voluta”, ha spiegato il regista parlando a Cinemablend e poi ha aggiunto: “Non avevamo intenzione di riempire il film di queste cose però, in quel caso sembrava appropriato”.
