Kate Winslet si è di recente aggiudicata il premio BAFTA come miglior attrice protagonista per il film I am Ruth, e ha voluto fare un appello accorato nel suo discorso al pubblico.
Come al solito Kate Winslet sa come farsi ammirare (e ricordare). Dopo aver vinto il premio BAFTA come miglior attrice protagonista per il film (girato insieme a sua figlia Mia) I am Ruth, la carismatica attrice di Titanic ha voluto incentrare il suo discorso su una problematica molto importante, che però sembra sfuggire di mano giorno dopo giorno.
La Winslet ha infatti denunciato il potere sempre più grande dei social media nella vita di tutti giorni, soprattutto in quella dei più giovani. E ha voluto lanciare un appello accorato a nome di tutti i genitori, che non è passato inosservato e ha fatto il giro del mondo, ottenendo un’eco senza precedenti.
Nel suo discorso, la Winslet ha denunciato la situazione fuori controllo dei social media e l’effetto che questo hanno sulle menti dei più giovani, chiedendo una presa di coscienza collettiva sull’argomento e un’azione in merito.
Nel dettaglio, l’attrice premio Oscar ha chiesto alle “persone al potere” di “rendere illegali i contenuti dannosi” sui social media, che rischiano di apportare danni notevoli alla psiche delle nuove generazioni. L’esposizione continua al materiale presente sui social media, che promuovono instancabilmente le immagini di corpi e visi perfetti oltre che comportamenti poco assennati (come le varie “challenge” di TikTok, a volte decisamente pericolose) potrebbe avere effetti catastrofici.
Il discorso della Winslet è stato accolto con grande commozione, soprattutto dalla figlia Mia che non ha saputo trattenere le lacrime vedendo sua madre sul palco dei BAFTA. Il film che vede madre e figlia protagoniste si incentra proprio sul rapporto genitori-figli e di come questi ultimi subiscano un vero e proprio lavaggio del cervello da parte dei social network.
Il film, a detta della Winslet, si incentra proprio sulla difficile comunicazione tra genitori e figli, che sembrano ormai a appartenere a due mondi distinti: i genitori cercano il contatto con i figli “ma non possono più”, ha detto l’attrice. “Per favore, eliminate i contenuti dannosi, non li vogliamo. Vogliamo indietro i nostri figli. Non vogliamo restare svegli, preoccupati per la loro salute mentale”.
In effetti, una recente ricerca condotta nel Regno Unito ha constatato che circa il 24% dei giovanissimi è dipendente dai social media. Dati allarmanti, che rendono le parole della Winslet drammaticamente veritiere. Resta da vedere se, infine, i colossi dei social decideranno di prendere provvedimenti seri in merito o se sceglieranno di ignorare il problema.
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