La pasta fa ingrassare? No se usi questi trucchi infallibili. Resterai magra e in forma per la prova costume
Sempre più persone negli ultimi anni rinunciano alla pasta per paura di ingrassare, nonostante sia il piatto italiano per eccellenza. Questo perché, se raffinata, ha un indice glicemico alto e si ritiene che sia responsabile dei rotolini di troppo sul nostro giro vita. Chi segue una dieta spesso preferisce eliminarla dalla propria scheda alimentare preferendo insalate, secondi o addirittura eliminando completamente i carboidrati.
Inoltre, ultimamente si stanno diffondendo sempre di più le diete detox o chetogeniche che per perdere peso suggeriscono l’eliminazione della pasta o del riso dalla propria dieta. Questi regimi alimentari promettono il dimagrimento drastico e la perdita di parecchi chili in poco tempo. Ma è davvero così? La pasta fa ingrassare? Ecco la verità.
La pasta fa ingrassare? I segreti per introdurla nella dieta
Gli amanti della pasta che si sono appena messi a dieta potranno tirare un respiro di sollievo quando sapranno che mangiare pasta non fa ingrassare. Il problema dei chili di troppo infatti deriva dalla sua scelta, preparazione e condimento sbagliati. Tuttavia, rinunciare alla pasta è inutile e può essere dannoso per la salute.
Uno dei consigli per non ingrassare è mangiare la pasta al dente è un trucco per abbassare l’indice glicemico della pasta, in quanto maggiore è il tempo di cottura, maggiore è il valore dell’indice glicemico. Inoltre, mangiare la pasta al dente aiuta a tenere a bada gli zuccheri nel sangue, prevenendo così problemi di disidratazione, accumulo di adipe e aumento dell’appetito, nonché favorendo la prevenzione del diabete a lungo termine.
Mangiarla al dente ha il vantaggio di rallentare la digestione degli zuccheri e di promuovere il senso di sazietà. La pasta fa bene perché è ricca di antiossidanti che contrastano le infiammazioni, fibre che migliorano la salute dell’intestino e sali minerali essenziali per la salute di ossa e muscoli.
Il segreto per mantenere un basso indice glicemico nelle pasta sta nelle proteine e nelle fibre. Pertanto, si consiglia di accoppiare la pasta con verdure come zucchine, melanzane e broccoli, oppure con un sugo di carne magra o pesce. Inoltre, si può usare un solo cucchiaio di olio extravergine d’oliva aggiunto a crudo alla fine della cottura per addolcire il piatto, senza avere effetti sulla linea.
Si suggerisce sempre di pesare la pasta invece di dosarla a occhio, come si faceva in passato. In questo modo si evita di eccedere con le dosi e di ingrassare. La porzione consigliata di pasta è di 80 grammi da consumare in un solo pasto. Tuttavia, poiché il fabbisogno giornaliero dei carboidrati si aggira intorno al 45-60%, si possono consumare altri cereali nell’arco della giornata come i corn flakes per la colazione, una barretta come spuntino e pane integrale con semi per cena.