Sono in molti a chiedersi come sarà il tempo nei prossimi giorni. Secondo gli esperti sta per arrivare un caldo asfissiante.
Negli ultimi decenni la meteorologia è diventata una colonna portante della vita quotidiana della società moderna.
Ma l’essere umano quando è riuscito a prevedere il tempo per la prima volta? In realtà, l’umanità ha cominciato a tentare di prevedere il tempo già molti millenni fa, addirittura nell’epoca dei Babilonesi nel 650 a.C.. Chiaramente ai quei tempi cercavano le risposte osservando la forma delle nuvole, la direzione del vento o il colore del tramonto (per loro un tramonto molto rosso portava bel tempo).
Oggi, la meteorologia moderna possiede gli strumenti più avanzati al mondo: computer, satelliti, sonde, calcolatori ecc. Tutto questo rende le previsioni molto più accurate, anche se a volte la previsione si rivela non corretta. D’altronde il meteo è costituito da previsioni e non da certezze.
Il caldo sta arrivando
Quest’anno è arrivato il famoso El Niño, cioè il fenomeno climatico che arriva periodicamente (circa ogni cinque anni), con l’obiettivo di riscaldare le acque dell’Oceano Pacifico in direzione dell’America Centrale. Ma come fa ad influenzare anche il meteo europeo, se si trova nell’Oceano Pacifico?
El Niño, surriscaldando la parte centrale dell’oceano, influenza anche i venti equatoriali, che a loro volta modificano le varie precipitazioni. E non solo: alterando tutto il sistema, si creano dei periodi di siccità e di forte precipitazione. Chiaramente tutto il pianeta è collegato, quindi ogni variazione climatica porta delle conseguenze a catena anche in altri continenti.
La prestigiosa rivista Science ha calcolato che il fenomeno El Niño potrebbe portare a danni enormi all’agricoltura e, di conseguenza, all’economia. Questo fenomeno che si verifica nell’Oceano Pacifico non è l’unico fenomeno periodico, poiché esiste anche la Niña, cioè l’opposto di El Niño. La Niña porta invece il freddo, quindi fa raffreddare le acque della parte centrale dell’Oceano Pacifico. Per quanto riguarda il fenomeno arrivato quest’anno, cioè El Niño, sta letteralmente alterando i modelli climatici in tutto il pianeta. Ad esempio, il surriscaldamento dell’Oceano Pacifico centrale, porta a inverni più umidi e con una temperatura più alta rispetto alla media nella costa Ovest degli Stati Uniti.
Molti esperti, studiando con attenzione il fenomeno nel corso degli anni, hanno capito che ogni volta che arriva El Niño si verifica un rallentamento economico fino a cinque anni. Per la precisione, il surriscaldamento dell’oceano ha portato ad aumentare le spese di circa 84 trilioni di dollari in tutto il XXI secolo. Inoltre, il fenomeno El Niño del 2023 potrebbe rallentare l’economia fino al 2029. Attualmente, i meteorologi affermano che El Niño arriverà quasi sicuramente tra maggio e luglio 2023, e i suoi effetti si proietteranno fino al periodo natalizio. Ciò significa che le probabilità di avere un’estate molto calda sono altissime.