Capolavori che forse nemmeno i maggiori appassionati del genere di fantascienza hanno recuperato: ecco cinque film da recuperare
La fantascienza è un genere cinematografico che non passerà mai di moda. Sceneggiatori e cineasti saranno sempre capaci di immaginare il futuro. Un futuro a volte fantastico, a volte divertente, altre volte distopico e inquietante. Ed è interessante vedere soprattutto come, negli scorsi anni, si immaginava la realtà odierna. Ecco cinque classici del genere che, se non avete visto, dovete assolutamente recuperare.
In principio, infatti, furono le esplorazioni intergalattiche a interessare maggiormente il mondo del cinema. Si pensi a “Guerre stellari” e alla saga più recente di “Star Wars”. Da sempre, infatti, l’essere umano ha grande curiosità verso lo spazio, verso gli altri mondi, verso la possibilità di rispondere alla domanda delle domande: “Siamo soli nell’universo?”.
Ma col tempo, l’ispirazione cinematografica è stata sempre più vasta e sempre più innovativa. E così, le variazioni sul genere sono state tantissime. Non solo una guerra di effetti speciali, dunque, ma anche riflessioni filosofiche ed etiche e, perché no, anche qualche risata. Per gli amanti del genere, abbiamo selezionato cinque film da vedere e da recuperare: nella nostra cineteca non possono affatto mancare.
Cinque classici di fantascienza da recuperare
Si tratta di cinque film molto belli, ma che in pochi hanno visto. Anche per ragioni identitarie, iniziamo con un film italiano, uno dei pochi esperimenti davvero riusciti del cinema nostrano in un genere, la fantascienza, che solitamente è appannaggio di Hollywood, per via dei grossi budget necessari. Questo film si intitola “La decima vittima”, un film del 1965 diretto da Elio Petri, con Marcello Mastroianni, Ursula Andress ed Elsa Martinelli. Film scritto da Ennio Flaiano e Tonino Guerra, con ambientazioni molto particolari. Da recuperare.
Ancora antecedente, del 1957, è “Radiazioni BX: distruzione uomo (The Incredible Shrinking Man)”, pellicola diretta da Jack Arnold e scritto da Richard Matheson. È considerato una delle più celebri pellicole del cinema di fantascienza anni Cinquanta. Un film che va a investigare la paura radioattiva che, in quel periodo era molto forte nella società americana e mondiale.
Distopico film giapponese del 2015, “The Whispering Star”. Diretto da Sion Sono, il film immagina una società in cui gli umani sono ormai una specie in via di estinzione e l`80% della popolazione è composta da robot. Sicuri che non ci stiamo drammaticamente dirigendo verso questa direzione?
“Hard to be a god – È difficile essere un dio”, film russo tratto dall’omonimo romanzo di fantascienza scritto nel 1964 da Arkadij e Boris Strugackij. Il film è in realtà del 2013. Un gruppo di scienziati dalla Terra, ormai evoluta, viene inviato in incognito su un altro pianeta per cercare di favorire il progresso della civiltà locale, ancora nella fase medievale. Il loro compito è difficile: non possono interferire con violenza e in nessun caso possono uccidere.
Infine, il recente “Mad God”, del 2021, film in stop motion molto sperimentale del regista, Phil Tippet, specializzato in design di creature, stop-motion e animazione computerizzata di personaggi. Ha lavorato in saghe come quelle di “Star Wars” , “Jurassic Park” e “RoboCop”. La lunga gestazione di questo film lo ha portato a essere ricoverato in un reparto psichiatrico per un esaurimento nervoso…