Se siete amanti dell’horror non potete perdervi questi 15 film tratti da storie vere
Quindici film horror tratti da storie vere che vi faranno venire gli incubi. Se siete appassionati del genere non potrete farne a meno ma se siete facilmente impressionabili e paurosi allora vi consiglio di non guardarli!
Armatevi di pop corn, spegnete le luci e siate pronti ad immergervi nel terrore più veritiero che abbiate mai visto.
Iniziamo con il famosissimo L’Esorcista, tratto dal romanzo di William Peter Blatty. La storia narra di un’adolescente del Maryland, Regan, che viene posseduta da uno spirito satanico nel 1949 e reso noto dal Washington Post.
Il film gira intorno a due preti che cercano di combattere l’entità demoniaca che ha preso possesso della ragazza e che la induce a comportarsi in modo alquanto terrificante, da levitazioni a contorsioni e insulti anche blasfemi. Tutto questo perché Regan ha giocato con una tavola ouija prendendo sotto gamba le conseguenze.
Passiamo al secondo film: Amityville Horror del 1979. Il film è ambientato a Long Island nel 1974 e parla di Ronald De Feo Jr, un anno dopo che ha massacrato la sua famiglia. La casa dove è stato compiuto il misfatto viene acquistata dalla famiglia Lutz che avverte rumori e presenze inquietanti, e la cosa diventa così seria che i bambini iniziano a parlare con esseri immaginari. Il padre di famiglia mostra segni di squilibrio e una possibile possessione. La pellicola si ispira al fatto accaduto proprio ad Amityville, Long Island, dove la famiglia De Feo è stata massacrata da uno dei figli nel 1973. L’anno successivo una famiglia si trasferì nella casa e dopo nemmeno un mese di permanenza, i componenti della famiglia arrivarono al punto di sostenere che la casa fosse infestata.
Al terzo posto troviamo un film del 2005 che tutti di cui almeno una volta nella vita abbiamo sentito parlare se non visto, L’Esorcismo di Emily Rose, ispirato alla storia di Annaliese Michel, una studentessa tedesca che soffriva di depressione e attacchi epilettici. Cresciuta in una famiglia cattolica, iniziò ad avere allucinazioni vedendo volti demoniaci, ad avere momenti di squilibrio e avversione verso i simboli sacri. Tutto questo fece pensare ai sacerdoti di avere a che fare con una possessione demoniaca. La famiglia acconsentì per più esorcismi, che furono inutili. Il digiuno e l’autolesionismo uccisero la ragazza, ma il tribunale condannò i genitori e gli esorcisti per omicidio colposo. Il film ricostruisce un caso analogo dove un avvocato difende il sacerdote.
Finalmente incontriamo i coniugi Warren, ricercatori del paranormale, Edward e Lorraine, nel film che racconta la loro storia L’Evocazione – The Conjuring del 2013. I Warren hanno indagato su più casi riguardanti il paranormale, tra questi il caso della famiglia Perron, raccontato nel film con l’aiuto di Lorraine Warren, scomparsa a 92 anni nel 2019. Nel film la coppia è alle prese con una casa nel New England dove i nuovi inquilini lamentano presenze inquietanti che spostano oggetti e emanano mali odori. Per porre fine a tutto questo i coniugi decidono di ricorrere all’esorcismo. La famiglia Perron, nella vita reale, ha abitato nella villa dal 1971 al 1980, sopportando queste entità maligne.
C’è un film ispirato alla vera storia di Doris Bither, in California nel 1974: The Entity, uscito nel 1982. Nella pellicola la donna, interpretata da Barbara Hershey, viene stuprata, malmenata e torturata in qualsiasi modo possibile da un poltergeist demoniaco. L’esorcismo, in questo caso, è atipico rispetto al pensiero comune o agli altri film, perché viene effettuato facendo riferimento alla scienza trovando una soluzione inaspettata e sorprendente. Doris Bither era una madre di quattro figli con padri diversi, la donna lamentava dei dolori provocati da un’entità invisibile e per questo si rivolse a un’equipe scientifica della UCLA. La vicenda diventò prima un romanzo di Frank De Felitta e poi il film che conosciamo oggi.
Ci imbattiamo di nuovo nei coniugi demonologi Warren nel film Il caso Enfield – The Conjuring 2, uno dei casi paranormali più commentati e documentati nella storia. La vicenda si svolse tra il 1977 e il 1978, a Londra, nel sobborgo di Enfield dove una donna single abitava con i suoi quattro figli. La famiglia percepisce presenze oscure con spostamento di oggetti, levitazione e rumori inquietanti, specialmente verso una delle figlie, Janet. La donna si rivolge a vicini, stampa, sacerdoti e infine alla coppia Warren.
Si è discusso molto di questo caso avendo le persone idee e ipotesi differenti, chi credeva che la bambina stesse mentendo per una ricerca di attenzione e chi, invece, credeva a ciò che si mormorava succedesse in quella casa.
Non l’avreste mai pensato ma un altro film horror tratto da fatti realmente accaduti è Shining, del 1980, ispirato al romanzo di Stephen King e girato dal geniale Stanley Kubrick. L’autore del libro rimase deluso poiché la pellicola ha degli aspetti parecchio diversi rispetto a ciò che è scritto, fatto sta che sia il libro che il film sono dei capolavori.
Vi starete chiedendo in che senso Shining è tratto da una storia vera. È una grande metafora di un periodo di alcolismo dello scrittore Stephen King. Durante un momento di ubriachezza si inalberò vedendo il suo manoscritto pasticciato da un bambino di 3 anni, trasferendo la sua collera nel personaggio di Jack Torrance, aspirante scrittore con problemi di alcol e di ira, che passerà i mesi invernali all’Overlook Hotel insieme alla moglie Wendy e il figlio Danny, trovandosi ad impazzire e ad avere visioni spettrali.
Un grande classico dell’horror: Nightmare – Dal profondo della notte del 1984, con l’indimenticabile Freddy Krueger che ha spaventato tutto il mondo, con il suo viso danneggiato e la sua maglia a righe rosse e nere, il serial killer che colpisce nei sogni. Ma com’è possibile che sia tratto da una storia vera? La vicenda fu riportata dal Los Angeles Times riguardante un ragazzo del Laos, fuggito dalla guerra civile, che non voleva più dormire a causa dei suoi incubi in cui veniva perseguitato da un essere spaventoso. Ciò che fece scalpore fu che il giovane, riuscito ad addormentarsi con sollievo, morì nel sonno e durante l’autopsia non emerse alcuna causa fisica per il decesso. Dovremmo quindi pensare che Freddy Krueger esista davvero?
Torniamo ad un’altra famiglia disfunzionale con adolescenti che cercano di contattare il mondo dei morti attraverso la tavola ouija nel film Veronica, del 2017. Un’entità maligna prende possesso dell’omonima ragazza che deve prendersi cura dei fratelli minori in assenza della madre, impegnata con il lavoro, e del padre defunto.
La pellicola è ispirata al caso Vallecas del 1991, documentato dalla polizia di Madrid, dove un’adolescente, Estefanía Gutierrez Làzaro partecipò ad una seduta con la celebre tavola ouija. La vicenda le provocò insonnia, epilessia e visioni spettrali, specialmente durante la notte. Arrivò ad aggredire la sorella e morì la stessa notte entrando in catalessi. Gli strani episodi che lamentava la ragazza iniziarono ad intensificarsi in casa, costringendo la famiglia a chiamare la polizia.
Ritornando sulle tracce dei grandi classici non potevamo tralasciare Scream del 1996, dove la giovane Sidney Prescott viene perseguitata da un folle con una maschera urlante, detta Ghostface, che contatta le vittime telefonicamente, uccidendo gli abitanti di Woodsboro. L’opera cinematografica è ispirata al fatto realmente accaduto di Danny Rolling, noto come lo Squartatore di Gainesville. L’uomo, nel 1990, uccise 5 studenti praticando necrofilia, in Florida, mentre l’anno precedente aveva ucciso tre persone in Louisiana.
Sempre tra i grandi classici del genere troviamo La Bambola Assassina del 1988. Il film racconta di Chucky, una bambola regalata ad un bambino, che conserva l’anima di un killer, entrato grazie ad un rito voodoo. Il bambolotto si svelerà essere il maniaco che è dentro di esso e funzionante anche senza batterie.
Nella realtà, nel 1906, una domestica regalò un bambolotto di nome Robert al padre della famiglia per cui lavorava, il bambino si affeziona a Robert tanto da fare una stanza solo per lui, ma durante la notte, in casa, echeggiano voci e risa terrorizzando tutti. Robert passerà ad un’altra bambina ripetendo gli stessi atteggiamenti inquietanti. Oggi il bambolotto è conservato al Key West Museum ed è considerato uno degli oggetti più infestati al mondo.
Ultimamente si è parlato molto sella serie Netflix Dahmer, ma sapevate che nel 2002 è uscito il film Dahmer – il cannibale di Milwaukee? La storia di Jeffrey Dahmer ha sconvolto il mondo intero a causa delle sue inquietanti ossessioni. Il film mostra l’alienazione e la consapevolezza della propria diversità. Nella realtà Jeffrey Dahmer era un ragazzo con il viso pulito, un insospettabile serial killer che nel suo repertorio includeva violenza sessuale, mutilazioni, squartamenti, cannibalismo e necrofilia. Depresso, alcolista, molto intelligente e dalle maniere gentili e pacate, finì condannato all’ergastolo e ucciso da un detenuto in carcere.
Sulla scia dei serial killer più famosi al mondo possiamo elencare anche Ted Bundy, con il film del 2019, Ted Bundy – Fascino criminale, dove l’assassino è interpretato da Zac Efron, e quello del 2021 Ted Bundy – Confessioni di un serial killer.
La pellicola del 2019 ripercorre la vita dell’omicida seriale attraverso il libro The Phantom Prince: My life with Ted Bundy, scritto dalla storica fidanzata di Bundy.
Il secondo, del 2021, ruota intorno a delle conversazioni in carcere tra Bundy (Luke Kirby) e l’analista dell’FBI (Elijah Wood).
Quest’uomo era capace di manipolare le sue vittime, adescandole fingendo di essere un disabile bisognoso di aiuto. Ted Bundy ha avuto una vita tormentata, dove i nonni fingevano di essere i genitori e la madre fingeva di essere la sorella, questo fatto gli provocò un’ira incontrollata. Bullo da bambino e depresso da adulto, con un’ossessione per la pornografia. Ebbe numerosi rapporti normali con delle ragazze, per poi nascondere il suo lato oscuro fatto di maltrattamenti, stupri e necrofilia. Morì sulla sedia elettrica.
Tornando ai grandi classici abbiamo Non aprite quella porta, 1974, tra splatter e slasher. Il film racconta di un gruppo di studenti finiti prigionieri di una famiglia cannibale. Tra questi personaggi si distingue Leather Face, chiamato così per la sua maschera di pelle umana e dotato di una sega elettrica che non abbandona mai.
Il personaggio è ispirato a Edward Theodore Gein, il Macellaio di Plainfield, collezionista di pelli e accessori delle sue vittime, tra cui maschere, calze e corsetti. Inoltre era solito conservare anche ossa e teste decapitate. Fu dichiarato schizofrenico e morì per cause naturali in un ospedale psichiatrico.
Siamo arrivati al quindicesimo film horror tratto da una storia vera: Bathory – Countess of Blood (2008) e La Contessa (2009). È giunto il momento di presentarvi una serial killer donna, colei che torturò e uccise 650 fanciulle per fare il bagno nel loro sangue. Erzsébet Bathory, contessa ungherese, considerata prima omicida seriale donna. Data in sposa, a 15 anni, a un uomo sempre assente e proprio per questo motivo la donna si dedica alla stregoneria e alle orge. Solitamente le sue vittime erano contadine, ma poi iniziò anche con le aristocratiche, che davano più nell’occhio e dopo un’inchiesta fu rinchiusa in una stanza, dove si lasciò morire di fame. Da questa storia sono nati due film in cui, in uno si mostra la violenza, mentre nell’altro i sentimenti e lo scorrere della vita.
Tutti questi quindici film horror sono tratti da storie vere, come avrete potuto leggere, sinceramente sono fatti e vicende da brividi e che ci fanno riflettere sulla brutalità umana.
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