Il 15 aprile 1912 l’affondamento del Titanic nel suo viaggio inaugurale. A distanza di oltre un secolo, emergono dettagli inediti
Uno dei disastri più tristemente famosi, non solo del mondo della nautica e della vita marittima. Ma, in generale, della storia. Parliamo, evidentemente, del naufragio e dell’affondamento del Titanic. Oggi, a distanza di oltre un secolo dal disastro, emergono dei dettagli inediti su quella ultima, tragica, notte.
Sulla storia del Titanic sono stati scritti libri, canzoni, realizzati film. Si tratta, infatti, di una vicenda emblematica. Il transatlantico britannico, infatti, si inabissò il 15 aprile 1912, nel corso del suo viaggio inaugurale, a causa della collisione con un iceberg. Nel naufragio persero la vita 1518 persone, compresi i membri dell’equipaggio; solo 705 persone riuscirono a sopravvivere, 6 delle quali furono salvate fra la gente finita in acqua.
Come detto, la tragedia del Titanic generò una vasta produzione artistica. Il prodotto più famoso è, evidentemente, il kolossal diretto da James Cameron nel 1997, “Titanic”, appunto. Una pellicola vincitore di ben 11 Premi Oscar (record insieme a “Ben Hur” e “Il signore degli anelli – Il ritorno del re”), che lanciò sulla scena internazionale i due protagonisti, Leonardo DiCaprio e Kate Winslet.
I dettagli sull’ultima notte del Titanic
Ancora oggi, a distanza di quasi trent’anni dall’uscita del film, la pellicola rimane un cult e rimangono nella mente di tutti noi le scene dei due protagonisti, così come le ambientazioni ricreate con enorme maestria dal crew di James Cameron. Nel periodo della realizzazione, però, forse sceneggiatori e regista non avevano a disposizione questi ulteriori dettagli su quella tragica, ultima, notte nell’Oceano Atlantico.
Ancora oggi, a distanza di oltre un secolo dal disastro, si indaga sulle cause e sulle modalità dell’affondamento. E c’è grande curiosità anche su ciò che è possibile ritrovare a bordo. Le immersioni, per esempio, hanno mostrato bottiglie di champagne pregiatissimo ancora oggi intatte.
I dettagli che emergono dai rilievi riguardano proprio gli aspetti culinari di quell’ultima notte. Nell’ultima cena consumata sul transatlantico prima della collisione, infatti, non mancavano i prodotti italiani che, da sempre, rappresentano un’eccellenza mondiale. Le indagini, infatti, attestano la presenza di 30 forme intere di parmigiano a bordo.
Nel menù dell’ultima cena figurano pietanze prelibate ed eleganti come il Sautè di pollo Lyonnase e la zuppa Parmentier. In seconda classe, invece, il primo piatto erano gli Spaghetti au gratin. Come dessert comune tra le due classi, i Vienna & Graham rolls, croissant alla viennese farciti con il parmigiano.
I formaggi, dunque, la facevano da padrone. Non solo il parmigiano, ma anche il gorgonzola. E gli studiosi sono tuttora alla ricerca di ulteriori dettagli. Pensate se dovessero ritrovare delle bottiglie di vino italiano ancora intatto…